La Stanza dei Sogni

  Il Manifesto
  Maestro di Botteg@
  Stanza dei Sogni

 

a cura di Giacomo Bucci ed Enrico Ratti
articolo pubblicato in prima pagina sulla Cronaca di Mantova il 28 maggio 2004

Il benessere della persona
 

Abbiamo ricevuto e pubblichiamo con piacere l’elaborato che ci ha spedito il 29 aprile la Dr.ssa Mariagloria Campi, psicologa, psicoterapeuta, fondatrice e responsabile di Leader Trainer Team, uno studio di consulenza aziendale che si occupa di ricerca, di formazione professionale e di servizi rivolti alla famiglia.
A nostro avviso questo documento va letto e meditato con attenzione, perché è un invito all’analisi per una intera categoria professionale che difficilmente trova il coraggio di mettere in discussione e di reiventare le proprie basi teoriche e le proprie certezze scientifiche. E’, infatti, noto a tutti che la psicologia spesso viene usata come uno strumento di normalizzazione forzata e, molte volte, per far assumere in modo acritico modelli conformisti imposti da classi dirigenti più attente al profitto che alla felicità dell’uomo. Tutto questo “psicologismo”, nello scritto della Dr.ssa Campi, viene messo in questione grazie ad un nuovo modello teorico fondato sulla formazione e sulla creatività, sulla strategia e sulla comunicazione e che ha come obiettivo la realizzazione del progetto naturale di vita dell’individuo.
Ebbene, noi riteniamo questo documento un importante contributo teorico alla costituzione di quel Manifesto artistico, culturale e imprenditoriale che, con il contributo di molti mantovani eccellenti, stiamo sottoponendo all’attenzione di tutta la cittadinanza e che abbiamo chiamato Nuovo Rinascimento Mantovano.
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“Mi è capitato casualmente tra le mani il numero di “La Cronaca di Mantova”  in cui Werther Gorni racconta la sua esperienza nella rubrica “La Stanza dei Sogni”. Confesso che da qualche tempo a questa parte ho smesso di leggere la stampa locale. Questo perché sto facendo sempre più fatica a credere che Mantova, questa fortezza isolata dall’acqua, possa avere ancora qualche possibilità di cambiare e di tornare quel centro di cultura e di vitalità che splendeva alla corte di Isabella.  “La Stanza dei Sogni” mi ha colpito. Da qualche tempo a questa parte ho aperto sul mio pc un folder a cui ho dato il nome di “NUOVO RINASCIMENTO”. E la proposta di un Nuovo Rinascimento era lì, stampata, davanti a me. Ho continuato a comprare il giornale. Ho continuato a leggere le esperienze dei mantovani che hanno ancora la chiave della “Stanza dei Sogni”.  Sono psicologa e psicoterapeuta. Ho uno studio di consulenza leaderistica in cui collaboro con altre figure professionali significative per il mondo aziendale. Ho scelto di rimanere e di continuare a lavorare a Mantova perché ho sempre sognato che potesse riconquistare il suo valore di salotto della cultura. Ed è così che la definisco quando la racconto a chi non la conosce. Un salotto dove mi piacerebbe che fosse l’Uomo al centro di ogni azione. Dopo la laurea in psicologia a Padova, ho percorso il complesso iter di formazione alla terapia individuale ad orientamento psicodinamico. Alla ricerca di conoscenze e di esperienze che mi guidassero a comprendere sempre meglio l’essere umano e ciò che ostacola la sua realizzazione e la sua felicità mi sono formata alla Scuola di via Leopardi a Milano, dove ho imparato a lavorare sull’interazione nel sistema familiare e nei macro sistemi, sia in ambito terapeutico che in quello della ricerca. Affascinata dall’idea del significato originario della psicologia intesa come scienza dello spirito, ho cercato ancora di formarmi per capire l’essenza più autentica e costituente del benessere della persona. Ho scoperto esperienze, in Italia e all’estero, dove l’uso della scienza psicologica va ad interrogarsi su quelle matrici: culturale, sociale, legislativa, antropologica, psicosomatica e quant’altro,  che imprigionano la creatività e la curiosità dell’Uomo.  Ho lavorato molti anni nell’allora Unità Socio Sanitaria Locale, nei Servizi per l’Età Evolutiva. Me ne sono andata quando non sono stata più in grado di sostenere il benessere della persona subordinato ad interessi e logiche di ogni tipo. Ho aperto uno studio,  perché è questo che voglio fare della mia professionalità. L’attività dello studio vuole essere quella di un Personal Trainer per la realizzazione della propria leadership personale prima, e della propria leadership in ambito professionale poi. Tutto questo nella convinzione che la persona che vive e lavora nel proprio benessere porta benessere per sé e per chi le è vicino, in ogni ambito: familiare, scolastico, aziendale. Da un punto di vista dell’idea sono certa che nessuno possa obiettare nulla a questo importante progetto per l’Uomo. Ma la realizzazione di quest’idea nella vita di ciascuno di noi significa sapersi scontrare con i pregiudizi e con gli stereotipi nei quali siamo cresciuti e che hanno costituito per molto tempo la fonte della nostra sicurezza. La realizzazione di quest’idea significa sfidare l’immagine di noi stessi che altri hanno costruito per noi, significa pagare il prezzo di sperimentarsi in percorsi complessi, dove sovrana è la ricerca di ciò che siamo, di ciò che desideriamo, di ciò che amiamo nell’intimità più libera di noi stessi. E’ sicuramente rischioso proporre a Mantova questo modo di vivere una professionalità come la mia. La psicologia è troppo spesso intesa come strumento di controllo sociale, come strumento di consolidamento delle regole vigenti, come sostegno per un adattamento necessario. Una psicologia così intesa è rassicurante. Un altro aspetto del discorso psicologico può essere quello della trasgressione, dell’alternativa, di un’alternativa che ci avvicina a mondi culturali diversi, allontanandoci dal “qui ed ora” di una realtà difficile e complessa. Ma nell’uno e nell’altro caso è questa la psicologia che aiuta a potenziare la caratteristiche umane per eccellenza? La psicologia che è la scienza dello spirito rafforza la curiosità verso il nuovo, sostiene l’intuizione della scelta vincente, scopre la creatività per trasformare i problemi in risorse, individua la strategia capace ogni volta di creare soluzioni nuove e inaspettate, privilegia la determinazione e la costanza per raggiungere il risultato che realizza l’obiettivo deciso.  Le difficoltà più grandi che Mantova mi ha riservato sono quelle delle ritorsioni ideologiche. Sono le pressioni ad adeguarmi agli schemi teorici consolidati e canonici. Sono i commenti e le chiacchiere che vengono fatte circolare sulla stranezza dei modi di una psicologia che vuole potenziare le capacità di leadership di ciascuno, che intende essere utilizzata come occasione per liberare la capacità di scegliere ciò che è funzionale a se stessi, realizzandosi al massimo, divenendo agenti di cambiamento. Insomma la psicologia che si spinge oltre i confini della nostra realtà socio – culturale consolidata da generazioni e generazioni è veramente pericolosa!!! La mia attività professionale mi consente di tenere contatti con realtà di ampio respiro al di fuori della nostra città. Attraverso questo spazio posso vedere riconosciute le capacità, le conoscenze e le competenze che ho acquisto in anni di ricerca e di esercizio della mia professione. Al di fuori del contesto  antiquato e troppo spesso intrappolato negli aspetti più deteriori del conservatorismo, del clientelismo politico, dell’asservimento delle idee e delle professionalità a logiche di potere, ho visto riconosciuti i valori e gli approfondimenti teorici che ho potuto dare come contributo mio e dei miei collaboratori ad un’esperienza di Uomo capace di realizzarsi e di evolvere dai blocchi in cui modelli vecchi lo tengono prigioniero. Nel mio studio a Mantova arrivano professionisti, manager, imprenditori, educatori, genitori, non perché stanno male, ma perché sentono l’urgenza di dare qualcosa di sé in più e in meglio, per il proprio benessere e per la coerenza alla responsabilità sociale a cui riconoscono di essere chiamati. Molti dai luoghi circonvicini, pochi da Mantova. E’ una soddisfazione grande quella che provo quando, piano piano, ho la possibilità di sperimentare che anche a Mantova qualcuno si accorge che vale la pena rischiare e si confronta con il nuovo che io propongo per  l’Uomo. Con i miei collaboratori, anche loro formati in realtà diverse dalla nostra piccola città, ma legati a lei, sto dedicando molta energia per portare a Mantova esperienze, possibilità e proposte che noi mantovani siamo stati da sempre costretti a cercare fuori. Il mio sogno è quello che  tutti coloro che a vario titolo si adoperano professionalmente per il benessere della persona, possano incontrarsi ed essere di stimolo gli uni per gli altri. Sono da sempre affezionata a un’idea: gli psicologi e gli psicoterapeuti si  formano fuori da Mantova, poi restano molto legati all’approccio teorico che hanno scelto. Sarebbe molto bello che “nel salotto di Isabella” gli psicologi e gli psicoterapeuti mantovani potessero colloquiare e condividere la ricchezza professionale di ciascuno come valore e come opportunità di fornire un servizio migliore alla persona.
E’ stato, dunque, un piacere accorgermi che c’è qualcun altro con me nella “Stanza dei Sogni”.