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a cura di Giacomo Bucci ed Enrico Ratti articolo pubblicato in prima pagina sulla Cronaca di Mantova il 5 marzo 2004
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La Stanza dei Sogni |
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Questa nuova rubrica nasce dall'esigenza di diffondere e di dare seguito agli atti di quell'Assemblea
Civica che la redazione di questo giornale ha ufficialmente inaugurato, alla presenza di manager, artisti, intellettuali, studenti e giornalisti, il
13 settembre 2003. Il primo obiettivo della "Stanza dei Sogni" è dunque quello di avviare un dispositivo di dibattito, una tribuna assolutamente
aperta e anticonformista, da mettere a disposizione di tutti quei cittadini che con le loro idee vogliono impegnarsi a edificare la Mantova del
futuro. Affinché questo dispositivo di dibattito divenga un efficace strumento di informazione e di comunicazione, noi riteniamo che non sia più il
caso di continuare a criticare le scelte fatte dai mantovani di ieri ma crediamo sia giunto il momento di iniziare ad elaborare il sogno di quel
nuovo Rinascimento Mantovano che tutti stanno aspettando ma che nessuno di fatto vuole realizzare. Lo scopo di questa rubrica è invece quello di
articolare e sviluppare il ragionamento intorno a tre questioni capitali: la questione teorica, l'applicazione della questione teorica al modello
mantovano e il dibattito intorno ai temi salienti che riguardano Mantova e la sua provincia.
La questione teorica
Per quanto concerne la prima questione, e cioè la teoria, essa si articolerà intorno alla proposta di un nuovo modello di vita, quindi di riuscita,
strutturato da tre principi: l'Onestà Intellettuale, il Rispetto dell'Altro e delle Cose e il Miglioramento umano e sociale della nostra
collettività. Questi tre principi, a nostro avviso, sono alla base di quella felicità che, in estrema sintesi, è il piacere di realizzare i nostri
sogni, ma anche il compimento di un itinerario umano di qualità. Ebbene, con l'Onestà Intellettuale definiamo quel contratto psicologico che un
individuo instaura anzitutto con la propria coscienza e poi con gli altri. E' da qui che nasce e si sviluppa la coscienza civile, ovvero la
predisposizione dell'uomo ad accettare e condividere i principi etici e a respingere l'ipocrisia e la falsità. Senza questo contratto psicologico la
lealtà non esisterebbe.
Il termine Rispetto, invece, è alla base dell'equilibrio delle relazioni sociali. Infatti in ciascuna relazione sociale si tratta di rispettare i
limiti della legge, dell'etica e delle convenzioni che si sono sottoscritte (compresa la Costituzione) grazie al contratto psicologico. Rispettare il
contratto psicologico significa imporci, tramite la coscienza, di non superare i limiti della legge, dell'etica e delle convenzioni proprio per
rispettare il terreno e il diritto dell'Altro.
Il Miglioramento, infine, è la testimonianza coerente dei principi in cui crediamo, è il sogno a cui si dovrebbe tendere ogni giorno per dare il
nostro contributo alla vita e alla società in cui viviamo. E questo avviene mettendo in gioco i propri talenti in tutti i campi dell'agire umano per
impegnarci a mantenere e, possibilmente, accrescere quella ricchezza culturale e umana che ci ha consegnato la storia dei nostri padri.
La teoria applicata al modello mantovano
Per quanto riguarda la seconda questione (applicare la teoria al modello mantovano) occorre porsi queste domande: i cittadini mantovani oggi vivono,
pensano e lavorano secondo i tre principi che abbiamo appena enunciato nella sezione dedicata alla teoria? E poi: questi stessi cittadini possono
dirsi veramente felici di aver realizzato il loro sogno e la loro missione di vita? E ancora: essi, oggi, possono dirsi orgogliosi di appartenere ad
una città che è stata la culla del Rinascimento? E che cosa fanno per integrare e per rinnovare quella sorgente di vita e di civiltà? Ebbene, con la
proposta del nostro modello di vita e di pensiero noi non vogliamo giudicare i motivi e le contingenze che hanno condotto Mantova allo stato di
abbandono in cui versa. Quello che ci preme è, invece, analizzare la situazione attuale in cui versa la nostra città per poi indicare le vie o gli
sbocchi utili a farla uscire dall'empasse che condiziona il suo sviluppo e il suo viaggio dell'avvenire. Niente accuse dunque, ma solo analisi di
un'epoca in cui tutti i cittadini sembrano rassegnati a condividere una situazione che si sta degradando e disgregando sempre più. In estrema
sintesi: oggi i mantovani continuano a trarre beneficio da una fonte di vita ormai agli sgoccioli, ma non fanno niente per cercare di ripristinarne
le sorgenti. Secondo noi è giunta l'ora di sognare la Mantova del futuro.
Il dibattito Per quanto riguarda la terza questione essa è connessa al dibattito. Un dibattito che, anzitutto, vuole invitare ad esporre e
ad analizzare nella "Stanza dei Sogni" tutte quelle speranze individuali e sociali che, nel quadro di quanto esposto precedentemente, possono essere
di pubblica utilità. Infatti, a nostro avviso, è urgentissimo chiedersi: come mai da anni tutto il territorio intorno a Mantova come Parma, Cremona,
Brescia, Verona e buona parte della stessa provincia di Mantova sono in una fase di espansione economica e sociale, mentre il nostro capoluogo sta
vivendo una drammatica e malinconica involuzione? Questo stato di cose non è forse dovuto agli arcaismi ideologici che pervadono la nostra città? E
tutta questa decadenza culturale, non viene forse da un sistema politico-economico che trasforma i cittadini in sudditi di un sistema di vita
affaristico e padronale?
Per non concludere: l'Italia è entrata in Europa, ma l'Europa sta perdendo Mantova. Come evitare che ciò avvenga non è una questione politica ma
soprattutto una questione intellettuale che deve farci riflettere sulle nostre radici artistiche e culturali, ma non solo: deve essere affrontata
anche la questione tecnologica, la questione dell'integrazione e la materia dell'ospitalità. Insomma questa rubrica si prefigge lo scopo di ridare a
Mantova la dignità che le compete, non solo in Italia, ma in Europa e nel mondo. In un mondo sempre più globalizzato dove ci sentiamo di proporre i
principi della nostra cultura mantovana, principi in cui crediamo e sui quali ci piacerebbe fondare un nuovo modello di capitalismo intellettuale,
etico e umano.
Tutte le persone che condividono questi ideali sono invitate a contattarci per discutere dei propri progetti nella "Stanza dei Sogni", come noi,
oggi, abbiamo fatto con il nostro. |
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