In questo articolo affrontiamo il problema della raccomandata con certificazione del contenuto.
Il problema è il seguente: il valore legale della raccomandata AR inviata tramite Poste Italiane si limita alla data, mittente e destinatario della stessa. Non riguarda quindi il contenuto! Questo è logico: la busta che spedisci è chiusa e Poste Italiane non può certo aprirla per certificare cosa vi è dentro.
Quindi in caso di contenzioso il tuo mittente potrebbe appellarsi alla sentenza 10021/2005 della Corte di Cassazione. In questo modo potrebbe sostenere davanti a un giudice che la raccomandata AR che gli hai spedito conteneva informazioni diverse dal reale o addirittura che fosse vuota o che conteneva un foglio bianco.
Può sembrare assurdo, ma i tribunali sono pieni di cause che vertono intorno a questa problematica. Il paradosso è che in questo caso è tuo onere provare il reale contenuto inviato. Cosa che con il normale servizio di Poste Italiane non è possibile.
Avendo inviato una normale raccomandata AR infatti puoi solo comprovare di avere mandato una busta in una determinata data, ma non il suo contenuto! Ecco perché negli ultimi anni è aumentata l’esigenza di certificare anche il contenuto della raccomandata.
Per fortuna, grazie alla tecnologia delle raccomandate online, una soluzione c’è. Vediamola insieme
Come inviare una raccomandata con certificazione del contenuto
Per certificare il contenuto della raccomandata AR puoi usare il servizio Raccomandata online di MKT.
Innanzitutto ricordiamo che la raccomandata inviata tramite MKT è una vera e propria raccomandata di Poste Italiane. Funziona così: tu carichi online il contenuto e MKT lo trasmette a Poste Italiane per la stampa, imbustamento e consegna proprio come se ti fossi recato in un ufficio postale di persona.
Per certificare il contenuto MKT invia alla tua normale email il rapporto di trasmissione via PEC. Questo documento contiene sia il codice della raccomandata rilasciato da Poste Italiane che tutti gli allegati che ne costituiscono il contenuto.
E qui sta il bello: i messaggi PEC, anche se inviati a una email normale, sono appunto certificati da enti riconosciuti dallo stato italiano. Quindi il loro contenuto ha valore legale e non può essere disconosciuto. La PEC infatti è stata ‘inventata’ proprio per questo scopo.
Ecco quindi che MKT funge da terzo garante del contenuto trasmesso alle Poste e la PEC ne dà valore legale e data certa.
Problema risolto
Con la certificazione del contenuto di MKT puoi opporre che la raccomandata da te inviata in tal giorno conteneva esattamente il tal testo. Questo perché il contenuto è allegato nella stessa PEC che contiene il codice della spedizione di Poste Italiane.
Questa modalità è molto più forte di una ipotetica firma digitale apposta sul documento perché perderebbe di valore una volta stampato su carta. E’ infatti importante mantenere l’associazione ‘forte’ tra il file e l’accettazione di Poste Italiane che devono sempre restare logicamente collegati, e la PEC è lo strumento perfetto per farlo.
Nota bene: non serve avere una PEC per inviare una raccomandata con certificazione del contenuto. La PEC di certificazione ti arriva anche su email normale e ha lo stesso valore legale.
Potresti pensare che un altro modo sarebbe inviare via PEC a Poste Italiane il documento da spedire. Ma al momento Poste Italiane non prevede questa possibilità. Ecco perché ad oggi Raccomandata online di MKT è l’unico servizio online per inviare raccomandate con certificazione del contenuto.