Cosa é
La nota integrativa al bilancio d’esercizio contiene gli elementi utili per presentare la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società.
Il 1° Marzo 2019 entra definitivamente in vigore la nuova tassonomia PCI2018-11-04, tutt’ora vigente, che si applica per i bilanci chiusi a partire dal 31/12/2018.
Fornisce inoltre le informazioni sui criteri applicati per la redazione del bilancio, importanti soprattutto per la valutazione dei crediti, del magazzino e delle immobilizzazioni.
Analizzando inoltre in dettaglio alcuni dati dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico permette di chiarire i principi di formazione delle poste attive e passive di bilancio.
Nota Integrativa XBRL 2023 Bilancio con tassonomia PCI2018-11-04
La precedente tassonomia XBRL PCI_2017-07-06 era stata realizzata per indicare separatamente le imposte anticipate all’interno della voce CII Crediti dell’attivo dello Stato Patrimoniale in forma abbreviata.
Obbligatoria dal 1° Marzo 2019, questa nuova tassonomia XBRL PCI_2018-11-04 ha modificato, rispetto alla versione 2017-07-06, solo il tracciato della nota integrativa, la forma ordinaria e abbreviata e, per la parte «Bilancio micro», altre informazioni.
Nota Integrativa Analisi di Bilancio
Software per la redazione del bilancio con nota integrativa, calcolo rating Basilea 3, analisi di bilancio e valutazione merito di credito Mediocredito Centrale.
Consente la validazione e la visualizzazione della nota integrativa direttamente dal software.
Prevede la modifica dei dati e consente di avere una visione d’insieme della nota integrativa simile a quanto eravamo abituati a vedere con il file word.
Introduzione alla Nota Integrativa Bilancio XBRL
Il formato XBRL è un flusso dati informatico strutturato. La “Nota Integrativa in XBRL”, rispetto al file di WORD che si utilizzava prima, dove era possibile scrivere le informazioni nell’ordine e nei formati che si ritenevano più opportuni, utilizza uno schema più rigido.
La nota integrativa, da trasmettere in formato XBRL, è costituita essenzialmente da una sequenza di campi TESTO (Introduzione, Commento, Note, ecc.) intervallati a TABELLE.
Le TABELLE sono zone a formato fisso che devono contenere informazioni ben precise (in genere valori numerici) che potranno poi essere facilmente lette da programmi informatici o dai sistemi delle CCIAA per utilizzare i dati del bilancio depositato.
In genere prima e dopo di ogni TABELLA o zona significativa della Nota Integrativa, la tassonomia prevede la presenza di vari campi TESTO in cui scrivere testo libero (introduzioni e commenti) relativo alle parti discorsive della “vecchia” Nota Integrativa.
Nelle zone di “commento” è possibile fare copia-incolla di testi e tabelle prese da Word per inserire facilmente testi formattati e tabelle aggiuntive rispetto a quelle previste dalla Tassonomia.
E’ importante, per evitare problemi nella generazione PDF operata dai sistemi di TEBE Infocamere, inserire tabelle con formati semplificati.
Al fine di facilitarne la compilazione il software MKT-Analisi di Bilancio fornisce una intuitiva maschera di caricamento dati che simula l’aspetto grafico della “Nota Integrativa XBRL” visualizzata in PDF.
Contenuto della Nota Integrativa
Il contenuto della nota integrativa è regolato dall’art. 2427 del Codice Civile e si sviluppa con le seguenti voci:
- Premessa
- Attività svolte
- Eventuale appartenenza a un Gruppo
- Fatti di rilievo verificatisi nel corso dell’esercizio
- Criteri di formazione
- Criteri di valutazione per Immobilizzazioni Immateriali, Immobilizzazioni Materiali, Crediti, Debiti, Ratei e risconti, Rimanenze magazzino, Titoli a reddito fisso, Partecipazioni, Fondi per rischi e oneri, Fondo TFR, Imposte sul reddito, Riconoscimento ricavi
- Criteri di rettifica
- Criteri di conversione dei valori espressi in valuta
- Impegni, garanzie, rischi.
Vecchia tassonomia XBRL PCI2016-11-14
La tassonomia PCI2016-11-14, importante pietra miliare dell’XBRL, era stata sviluppata per consentire il deposito in formato XBRL dei bilanci redatti secondo le disposizioni di cui al d.lgs. 139/2015. Doveva essere applicata obbligatoriamente dal 1 marzo 2017 ai bilanci chiusi il 31 dicembre 2016 per tutte le imprese di capitali interessate dal Dpcm di riferimento n. 304 /2008 ed era caratterizzata in sintesi da:
- introduzione del bilancio per le microimprese con relativi schemi quantitativi e commento testuale in calce
- il Rendiconto Finanziario diventava prospetto quantitativo a sé stante e non più tabella di nota integrativa come nella precedente versione tassonomica
- il bilancio consolidato invece, come nelle versioni precedenti, rimaneva confinato ai soli schemi quantitativi (senza nota integrativa strutturata in XBRL).
Bilancio Microimprese senza la nota integrativa
Le microimprese possono predisporre il solo bilancio senza la nota integrativa a condizione che in calce al bilancio vengano rese delle informazioni di cui all’articolo 2427, numeri 9) e 16) che riguardano:
- le informazioni riferite ai compensi, alle anticipazioni e ai crediti concessi agli amministratori e ai sindaci, le principali condizioni e gli importi eventualmente rimborsati;
- gli impegni non risultanti dallo stato patrimoniale, le notizie sulla composizione e natura di tali impegni e dei conti d’ordine, la cui conoscenza sia necessaria per valutare la situazione patrimoniale e finanziaria della società, distinguendo quelli relativi a imprese controllate, collegate, controllanti e a imprese sottoposte al controllo di queste ultime.
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