E’ certo che dal prossimo Gennaio la fattura elettronica 2019 diventa obbligatoria anche tra privati B2B.
Tutto questo segue la fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione già introdotta nel 2014. Da allora è stato creato e perfezionato il formato XML FatturaPA che viene utilizzato oggi anche per i privati.
Tuttavia a oggi ancora in molti non si sono attivati per poter gestire la fattura elettronica 2019. I prossimi mesi però andrebbero sfruttati per essere pronti dal 1° di gennaio 2019 ad emettere e ricevere fatture elettroniche.
E’ necessario ricordare che da Gennaio 2019 la fattura in formato cartaceo o PDF sarà da ritenersi inesistente e il documento come “non emesso”. L’unico formato accettabile sarà infatti il formato XML.P7M detto anche “XML FatturaPA”.
Questo articolo non vuole certo spaventare e alla fine daremo anche delle semplici soluzioni. E’ comunque importante vedere prima di tutto quali sono le sanzioni previste per chi non si adegua.
Cosa rischia chi non si adegua alla fattura elettronica 2019
In caso di inosservanza dell’obbligo della fattura elettronica 2019 sono previste le sanzioni di cui all’articolo 6 del Decreto Legislativo numero 417/97.
Queste sanzioni possono andare tra il 90% e il 180% dell’imposta relativa all’imponibile non documentato in maniera corretta o non registrato nell’esercizio.
E’ chiaro che questa novità è spinta dai benefici per l’Agenzia delle Entrate come combattere l’evasione fiscale e informatizzare gli accertamenti.
In ogni caso bisogna sottolineare che anche le aziende private troveranno beneficio nel ridurre gli adempimenti fiscali e nel semplificare i processi interni di contabilizzazione.
Come adeguarsi alla fattura elettronica 2019
Sanzioni così importanti possono certo spaventare ma, come dicevamo, l’introduzione della fattura elettronica per le PA avvenuta già nel 2014 ha fatto sì che le software house e i gestionali avessero tutto il tempo per aggiornarsi con il nuovo formato elettronico XML Fattura PA.
E’ molto probabile infatti che il tuo gestionale sia già a oggi in grado di produrre fatture elettroniche attive nel formato corretto. Se così non fosse informati sui loro costi di aggiornamento oppure integra direttamente al tuo gestionale il nostro servizio di Fatturazione Elettronica online completo:
Per le fatture elettroniche passive invece potrai anche riceverle direttamente via PEC e utilizzare il nostro tool GRATIS per poterle convertire in PDF così da poterle leggere più facilmente.
Ovviamente il formato da conservare non sarà il PDF o la stampa cartacea, come abbiamo detto, ma il file XML.P7M.
Attenzione però: la normativa prevede che tutte le fatture elettroniche, attive e passive, vengano mandate in Conservazione digitale a norma.
Cos’è la Conservazione Elettronica a norma ministeriale
Purtroppo per conservare una fattura elettronica non è sufficiente salvare il file XML FatturaPA.
La conservazione elettronica è un processo ben definito che prevede la nomina di un Responsabile di Conservazione, la produzione di un Manuale di Conservazione e il mantenimento nel tempo di tutti gli obblighi che questo richiede.
Anche se è possibile imparare a fare la conservazione elettronica da soli, a meno che tu non abbia in azienda un ufficio predisposto a questo è consigliabile riferirsi a un servizio in outsourcing che segua anche la normativa e i sui sviluppi.
Per questo ti consigliamo il nostro servizio online di Fatturazione Elettronica e Conservazione per inviare, ricevere e soprattutto mandare in conservazione in automatico tutte le tue fatture elettroniche. La conservazione digitale è indispensabile anche per chi vuole trasformare le sue fatture PDF in XML con il servizio Fatturazione elettronica PDF.