Con il Decreto Sostegni DL 41 è stata approvata una importante proroga del Codice Crisi d’Impresa.
In questo articolo approfondiamo questa particolare proroga inerente a una specifica area di intervento tra le tante novità previste dal Codice Crisi d’Impresa. Se invece sei interessato a tutti gli aspetti inclusi nel Decreto Sostegni puoi leggere il nostro articolo Decreto sostegni Marzo 2021.
Proroga del Codice Crisi d’Impresa per l’obbligo di segnalazione
Innanzitutto per capire a cosa si riferisce la proroga della Crisi d’Impresa è doveroso fare riferimento a uno agli aspetti principali del Nuovo codice crisi d’impresa (D.lgs. n. 14/2019). Questo aspetto è l‘obbligo di segnalare l’insorgere della crisi di una data azienda.
Il nuovo codice prevede infatti che alcuni soggetti si occupino in prima persona del controllo e della segnalazione preventiva di allerta al sorgere di fattori premonitori di una possibile crisi per l’azienda. Queste figure sono infatti quelle che meglio possono percepire con largo anticipo i segnali di un possibile stato di sofferenza di una azienda.
Tra questi soggetti, oltre all’imprenditore e agli organi di controllo, spiccano le banche e altri creditori. E tra tutti i creditori di una azienda uno è più significativo di altri: l’Agenzia delle Entrate.
Rimandato di un anno
Il nuovo Codice Crisi d’Impresa prevede che l’Agenzia delle Entrate sia tenuta a segnalare per tempo i casi di eventuali aziende che manifestino debiti tributari. Questo con l’obiettivo di prevedere il più possibile quei casi che potrebbero rientrare in crisi d’impresa.
L’AdE è infatti il maggior creditore pubblico qualificato e in virtù degli obblighi tributari ha il polso sempre aggiornato sullo stato di benessere di una azienda.
La proroga relativa al codice crisi d’impresa riguarda proprio questo obbligo di segnalazione. Il Decreto Sostegni di Marzo 2021, comma 14, ha infatti rimandato di un anno l’obbligo dell’Agenzia delle Entrate di segnalare le aziende in ritardo con i versamenti.
L’obiettivo di questa proroga è evidente. E’ chiaro infatti che il Decreto cerchi di evitare segnalazioni nei confronti di aziende che potrebbero poi recuperare i versamenti in ritardo anche grazie ai sostegni. Queste infatti potrebbero rientrare nei vari interventi di sostegno emanati dal Governo per la perdurante situazione di emergenza sanitaria.
In conclusione possiamo commentare quindi che questa proroga non sia certo un passo indietro rispetto il nuovo Codice Crisi d’Impresa. Bensì va interpretata come una dovuta pausa nell’attesa di ripartire meglio di prima.